Grazie alla generosità di chi dona, ogni anno si effettuano tre milioni di trasfusioni e si salva la vita, ogni giorno, a circa 1.800 persone. Ma i donatori invecchiano e urge un ricambio generazionale.

 

Ogni 11 secondi un paziente ha bisogno di una trasfusione di sangue. Per salvare la vita a una persona ferita in un grave incidente occorrono fino a dieci sacche di sangue; per un trapianto di fegato servono fino a 40 sacche. Una persona che soffre di talassemia ha bisogno di circa 25 trasfusioni di sangue all’anno per vivere. Per produrre farmaci indispensabili a trattare un paziente con emofilia servono 1200 donazioni di plasma. Grazie alla generosità dei donatori (volontari), nel nostro Paese si effettuano circa tre milioni di trasfusioni all’anno e, ogni giorno, si salva la vita a circa 1.800 persone.

Ma appena il 2,7 per cento degli italiani dona sangue e plasma. Intanto, la popolazione dei donatori invecchia e urge un ricambio generazionale. Da qui, in occasione della giornata mondiale dei donatori di sangue, che ricorre il 14 giugno, il lancio della campagna «Dona vita, dona sangue», promossa dal ministero della Salute in collaborazione con il Centro nazionale sangue e col coinvolgimento di partner istituzionali, associazioni e federazioni di donatori volontari di sangue. L’obiettivo comune è aumentare il numero dei nuovi donatori, fidelizzare chi dona occasionalmente, coinvolgere i più giovani perché compiano questo gesto fondamentale per salvare vite umane.

 

In calo i giovani donatori

 

Il sangue è una risorsa fondamentale e, al momento, non esiste un’alternativa che possa sostituirlo. Attualmente è possibile donare fino ai 65 anni e non è prevista la possibilità di donare per la prima volta dopo i 60 anni.
«Vogliamo sensibilizzare i cittadini alla donazione, un gesto straordinario gratuito, indolore e sicuro che può salvare 1.800 vite al giorno» ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel corso di un evento organizzato al ministero per presentare la campagna.
Secondo i dati del Centro nazionale sangue, nel 2022 i donatori di sangue sono stati 1.660.227, in leggera crescita rispetto al 2021; sono state eseguite circa 2,8 milioni di trasfusioni su 639 mila pazienti, confermando sostanzialmente l’autosufficienza del sistema sangue per quel che riguarda i globuli rossi. Ma sono diminuite le donazioni di plasma, la parte liquida del sangue,che serve a produrre medicinali plasmaderivati come l’albumina o le immunoglobuline, utilizzati per diverse terapie salvavita. Altro dato che preoccupa è il calo dei giovani donatori. Riferisce il direttore del Centro nazionale sangue, Vincenzo De Angelis: «Negli ultimi anni le donazioni hanno subito una flessione tra le fasce più giovani della popolazione con un calo, lo scorso anno, del 2 per cento rispetto al 2021. L’invecchiamento dei donatori di sangue è ormai una costante dei nostri resoconti annuali, per cui occorrono giovani donatori periodici volontari ».

 

Le iniziative

 

In questa direzione va la campagna «Dona vita, dona sangue» che prevede, oltre a uno spot istituzionale, numerose iniziative fino alla fine dell’anno, tra le altre:«Metti in moto il dono », che dura tutta l’estate quando si registra un maggior calo delle donazioni, promossa dalla Federazione italiana associazioni donatori di sangue (Fidas) col coinvolgimento dei moto-club di tutta la Penisola in una serie di tour in motocicletta, vespa o scooter. «In un periodo di forte contrazione nella raccolta di sangue e plasma, vogliamo lanciare anche un appello al generoso popolo delle due ruote perché si avvicini alla donazione, un gesto semplice ma che può salvare vite – dice Giovanni Musso, presidente di Fidas – . Inoltre, per promuovere la cultura del dono tra le nuove generazioni, anche quest’anno promuoveremo il concorso nazionale “A scuola di dono” rivolto agli studenti di scuole elementari, medie e superiori».

 

Perché donare

 

Solo nel nostro Paese, in media le donazioni di sangue salvano la vita di circa una persona al minuto. Le trasfusioni sono i ndispensabili per trattare moltissime patologie, per esempio per trattare la leucemia o le insufficienze renali croniche. Servono dalle 30 alle 40 sacche di sangue dopo un intervento chirurgico delicato, come un trapianto di cuore. Donare il sangue è anche un modo per tenere sotto controllo la propria salute: il donatore, infatti, viene sottoposto a un emocromo completo e al test per individuare HIV, epatite B e C e sifilide; ai donatori periodici vengono controllati regolarmente anche i livelli di colesterolo, trigliceridi, creatinina e ferritina.

 

Chi può donare

 

I requisiti richiesti per poter donare sono:
• Età compresa tra i 18 e i 70 anni (oltre i 65 previa analisi del medico);
• Peso corporeo minimo di 50 chilogrammi;
• Godere di buona salute.

Prima della donazione, il medico selezionatore verificherà altri criteri necessari:
– pressione arteriosa sistolica inferiore o uguale a 180 mmHg e diastolica inferiore o uguale a 100 mmHg;
– frequenza cardiaca regolare, compresa tra 50 e 100 battiti/minuto;
– livelli di emoglobina.

In caso di malattie presenti o passate bisogna avvertire sempre il dottore specificando se e quali farmaci si assumono regolarmente.

Fonte dell’articolo: www.corriere.it

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