Musso, Presidente FIDAS: “Bene effetto domino Fedez sulla donazione di sangue. Ma attenzione alle esigenze del sistema trasfusionale e dei pazienti”

“Creare cultura del dono è fondamentale ed è proprio in questa direzione che si orienta tutta la nostra attività”. Lo sottolinea Giovanni Musso, presidente nazionale FIDAS – Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue, all’indomani dell’attenzione posta sulla donazione di sangue e dell’impennata registratasi in Italia a seguito delle dimissioni del rapper milanese Fedez, ricoverato in ospedale nei giorni scorsi per le emorragie causate da alcune ulcere.

Un messaggio ben recepito dalle nuove generazioni che, opportunamente sensibilizzate, scelgono di donare sangue per aiutare i pazienti, con un significativo effetto domino che emula gesti positivi come questo. “Le donazioni di sangue effettuate dai giovani tra i 18 e 35 anni – afferma Musso – sono estremamente importanti per garantire un ricambio generazionale e un approvvigionamento costante di sangue sicuro ed efficace per chi ne ha bisogno. La donazione di sangue è un atto altruistico che salva vite umane.

Per questo è fondamentale che le associazioni tutte facciano comprendere l’importanza di una donazione responsabile – conclude il Presidente FIDAS – organizzando campagne di sensibilizzazione periodiche per contribuire ad incoraggiare altre persone all’atto del dono, come in una catena virtuosa. Ma con una pratica fatta di attenzione alle esigenze del sistema trasfusionale e dei pazienti, secondo il principio del donare quello che serve quando serve. Altrimenti andrebbe vanificato questo importante focus acceso sulla donazione dai media in questi giorni a seguito della nota vicenda.

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